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                         2^ Edizione  1^ MAGGIO 2019 MIGLIANICO

                                                 








 














Camminare al freddo fa bene: ecco tutti i vantaggi di una passeggiata nel gelo

La "terapia della luce" abbassa lo stress, migliora il sistema immunitario e aumenta la memoria: lo dice la scienza...





22 gennaio 2019                                               

È la stagione del divano, quel periodo dell’anno in cui si fa fatica a sottrarsi al tepore delle coperte e al calore di casa. La sola idea di uscire all’aria aperta e affrontare il gelo polare di questi giorni ci fa venire i brividi. Per questo, le attività outdoor a cui ci dedichiamo durante il resto dell’anno in questi mesi vengono un po’ (se non del tutto) trascurate. Niente di più sbagliato. I benefici della luce e dell’aria sul nostro organismo (e sul nostro umore) sono preziosi in questa stagione più che in altri periodi dell’anno. Lo dice la scienza.






ARIA APERTA – Sforzarsi di uscire a fare una camminata veloce, possibilmente nella natura, migliora le funzioni immunitarie e l’umore. Oltre a essere d’aiuto per non alterare il ritmo naturale veglia-sonno. Ce lo spiegano diversi esperti americani interpellati dai media Usa in questi giorni in concomitanza con una grande ondata di gelo che colpisce gran parte del Paese. “La tendenza a restarsene al chiuso quando fa freddo è naturale – osserva John Sharp, psichiatra specialista del disturbo affettivo stagionale (Sad) al Beth-Israel Deaconess Center di Boston – ma non è una buona ricetta per sentirsi meglio”. “Troppa poca luce del sole produce stress, influisce sul benessere psico-fisico e ci rende più pessimisti e affaticati”.

L’ORMONE DELLA FELICITÀ – Ecco allora che ci sono diverse buone ragioni per alzarsi dal divano e sfidare il grande freddo. Il benessere aumenta perché la luce naturale del giorno fa salire la serotonina: l’ormone della felicità si abbassa infatti sempre ai minimi durante l’inverno. Numerosi studi hanno evidenziato che proprio la “terapia della luce” aiuta contro la depressione stagionale. Quando si sta all’aria aperta, cresce la produzione di vitamina D, che attiva il rilascio di serotonina, rafforza l’assorbimento del calcio, combatte le infiammazioni e potenzia il sistema immunitario. Bastano 10 minuti fuori per migliorarne i livelli.

MEDITARE IN CAMMINO – Uno studio dell’University of Michigan ha poi osservato, in un gruppo di volontari che aveva camminato in un grande orto botanico, un potenziamento della memoria del 20%. Gli stessi benefici sono stati evidenti sia che i volontari avessero camminato con temperature estive o sotto zero. Uscire anche nel freddo aiuta anche a “meditare”: varie ricerche hanno mostrato che camminare abbassa gli ormoni dello stress e innalza l’attività del sistema immunitario. Anche nel gelo…



Perché camminare fa bene alla salute?

Hai mai provato a dedicare 40 minuti al mattino ad un'attività fisica come il camminare? Alzarsi dal letto, infilarsi una maglietta e un pantalone e andare a camminare a digiuno!

Renderà la tua giornata migliore, a livello umorale, senza contare tutti i benefici a livello fisico.

Indice dei contenuti:

1.L'uomo e il cammino
2.L'uomo e le sue origini: camminare per vivere
3.Perché camminare fa bene?


L'uomo e il cammino

Se pensiamo all'evoluzione del genere umano, dai nostri antenati cavernicoli fino ad arrivare ad oggi, possiamo dire che di strada ne abbiamo fatta. L'essere umano ha compiuto un cammino verso l'evoluzione e ancora adesso siamo in cammino, con la volontà di migliorarci (quasi sempre).

Lo sport e l'attività fisica sono molto salutari per l'organismo, aiutano a liberarsi da tossine accumulate e agiscono favorevolmente sul sistema nervoso e muscolare. Camminare è l'attività che più si adatta alla nostra conformazione fisica. Muscoli, tendini, articolazioni accettano e svolgono di buon grado una passeggiata, anche sostenuta o prolungata. Perché?

Se ragioniamo basandoci sugli strumenti che Madre Natura ci ha fornito e analizziamo il nostro fisico, lo comprendiamo. Torniamo indietro di qualche millennio, ai nostri antenati nelle caverne.


L'uomo e le sue origini: camminare per vivere

Se pensiamo alla vita nelle caverne, ci rendiamo conto di come l'uomo abbia dovuto adattarsi alla vita con gli strumenti che gli appartenevano per natura. Si nutriva con ciò che trovava e si ricavava rifugio nelle grotte o nelle strutture già esistenti. Qual era quindi l'attività che svolgeva con maggiore frequenza? Certamente il camminare. Camminava per diverse ore al giorno, per procacciarsi il cibo e si spostava periodicamente, a seconda delle stagioni, compiendo viaggi a piedi.

La nostra struttura fisica è strutturata in modo da poter sopportare lunghi tratti di percorso giornalieri a piedi ed è per questo, che dal punto di vista tecnico, camminare è l'attività migliore e più salutare che possiamo adottare.

Se pensiamo alla corsa, soprattutto per lunghi tragitti, non possiamo affermare la stessa cosa. Sport come la corsa sollecitano e mettono sotto sforzo le nostre articolazioni, soprattutto inferiori, rischiando sul lungo periodo di creare dei disequilibri a livello fisico.

Ricordando sempre il nostro antenato delle caverne, certamente non era sostenibile per la vita di tutti i giorni, compiere prolungati percorsi correndo: la corsa era fatta di brevi scatti, di durata breve che servivano per cacciare il cibo o scappare da qualche attacco. L'attività più consona rimaneva comunque il camminare.


Perché camminare fa bene?

Sapendo che il camminare è l'attività più antica e anche la più adatta per la conformazione fisica umana, comprendiamo quanto possa farci star bene. Noi siamo stati creati per camminare.

Dal punto di vista fisico i benefici sono davvero tanti, eccone alcuni:
•stimola la circolazione sanguigna
•stimola la circolazione linfatica
•favorisce l'eliminazione delle tossine
•tonifica tutti i muscoli del corpo
•aumenta il respiro e favorisce l'apertura della gabbia toracica
•stimola il metabolismo (soprattutto a digiuno)
•abbassa i livelli di stress

E se non bastasse, camminare tonifica anche gli organi interni, soprattutto la milza, che governa il movimento. E sappiamo che la milza è un organo importantissimo per la formazione del sangue, per la trasformazione del cibo e in generale per il nutrimento in senso ampio che apporta all'organismo.
























 
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